24 GIUGNO 2016 FROSINONE: “VIOLENZA ENDOFAMILIARE: VISSUTA E ASSISTITA”di Maria Minotti

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Magistrati, avvocati, polizia giudiziaria e psichiatri hanno discusso del fenomeno della violenza domestica, che non ha più carattere emergenziale, ma è ormai strutturale, come la cronaca, quasi quotidianamente, testimonia. Sono stati sottolineati gli aspetti deleteri del clima familiare violento, che si estrinseca in un contesto a spirale, dove l’escalation della tensione e l’esplodere della violenza si susseguono e ripetono nella stessa sequenza. La drammaticità di tale situazione si riflette direttamente sui figli, spettatori passivi e impotenti, segnati dall’esperienza traumatica in maniera indelebile. Così nella famiglia, che dovrebbe essere il luogo di massima protezione, le donne diventano vittime di chi vuole su di loro esercitare potere di controllo e prevaricazione, sempre più spesso con effetti fatali. I figli, se non direttamente coinvolti, subiscono violenza “assistita”, costretti ad aver paura proprio di chi dovrebbe difenderli: il loro diritto a vivere e crescere in un ambiente sicuro viene calpestato. Tutti i relatori hanno concordato sulla necessità di attivare una rete di protezione e salvaguardia delle vittime, nella quale ha un ruolo fondamentale anche l’avvocatura, nel rispetto dei principi etici e deontologici che la delicatezza delle situazioni impone. La diffusione del fenomeno è tale, però, da far ritenere non più sufficiente l’opera di repressione. Occorre sempre più una altrettanto incisiva attività di prevenzione e sensibilizzazione, unita ad interventi educativi e informativi.